Nascere e sopravvivere in zone remote, come succede ai Borana di Sololo, comporta l’essere numericamente in pochi e quindi facilmente dimenticati da tutti; specie durante le situazioni di emergenza.
Perchè si è invisibili ?
Perché quel poco che basterebbe, non arriva ?
Sono tante le possibili risposte:
Pregiudizi.
Mancate informazioni.
Egoismi: personali, dei popoli, delle nazioni.
Ne deriva:
Diffidenza;
Sfiducia;
Fuga con abbandono accompagnato da infinite scusanti personali.
Dunque:
morte, su tutti i fronti psico-fisici, delle vittime e dei potenziali salvatori.
Sembrerebbe che sia proprio così.
No, non è vero.
Perché ?
Perché il Progetto-Sololo, è vivo e si dimostra efficace e …
… testimonia nel suo piccolissimo che c’è chi ne condivide i valori e l’operato sostenendolo con costanza e convinzione.
Si potrebbe fare di più ?
L’assurdo è che in quei posti basterebbe veramente poco per superare molte delle difficoltà.
Certo che si, se il “Progetto-Sololo” fosse più conosciuto della “maggioranza silenziosa”.
Quella maggioranza silenziosa che oggi:
- non si sente più rappresentata da chi è nella stanza dei bottoni;
- non scende in piazza; rifiutando la violenza (anche verbale)
- non cerca polemiche ma confronti;
- crede nella umana e civile convivenza con chiunque;
- è inascoltata e spesso derisa da chi è di fatto anarchico credendosi democratico.
Inoltre:
La democrazia si fonda sulla libertà individuale ed è basate più sui doveri che sui diritti.
Le libertà si acquisiscono solo con la cultura; l’unica che consente delle scelte veramente libere.
Difficilissimo quindi riuscire a fare nascere la democrazia, che spesso rimane incompiuta.
Mentre, all’opposto, l’ucciderla non è difficile.
Basta farla degenerare in anarchia, rendendola incapace di far rispettare le stesse regole che democraticamente si è data.
Il “Progetto-Sololo” è una delle proposte alternative al sistema che accetta
la “cultura dello scarto”.
Se puoi e se vuoi sostieni il “Progetto-Sololo”;
Sostiene la Speranza in un Mondo Migliore.
