(Per favore leggete con calma e pazienza …)
Vi diamo alcun dati, se voleste provare a farlo.
1- A Sololo in pratica la popolazione riceve scarsissimi aiuti, perché la portata della crisi è grande e i fondi come la presenza degli aiuti internazionali-governativi è limitata.
Vedere: ROSEA_2022-10-31_Kenya_Humanitarian_Response_Dashboard_Nov 2022_final-1 Il grafico, è difficile capire in alcuni casi il denominatore, per cui alcuni numeri restano tali. E’ anche plausibile che non possa essere uno specchio particolarmente accurato della realtà, nuovamente per via della portata della crisi e della capacità del sistema di monitorare l’andamento delle famiglie. Di solito sono dati costruiti su proiezioni fatte da studi campione; ma, anche in questo caso, lo scarto tra due zone della stessa contea potrebbe sfuggire. Il grafico, in apertura, dice che con le risorse raccolte è stato raggiunto il 26% del target nella regione, il 61% in Kenya (vai a capire poi il criterio che indica che una persona è stata “raggiunta”: ha ricevuto 7 litri di acqua 1 volta? Una tanica una tantum?)
Rispetto alla nutrizione: tra tutti i settori, nel Marsabit la risposta umanitaria ha raggiunto 138 mila persone tra gennaio 2022 e oggi. L’unico settore che ha raggiunto il target è quello della nutrizione; ma, attenzione. Il grafico parla di bambini e donne gravide/in allattamento già diagnosticati SAM che hanno ricevuto trattamenti terapeutici. Significa che in tutto il Kenya circa 180mila tra bambini e donne hanno ricevuto il plumpynut o un bene simile in regime di ricovero, o in alcuni casi ambulatoriale. E’ un target ragionevole in Kenya (benché basso, a mio avviso), considerando che per raggiungerlo ti occorre far arrivare il plumpynut in tempo nelle cliniche e avere le cliniche funzionanti. E’ verosimile che a Sololo e dintorini, nelle cliniche del governo, ci siano delle derrate di plumpynut per i malnutriti SAM. Certamente invece non ci sono in atto distribuzioni di cibo, nemmeno “targeted” (tipo nelle scuole e negli ospedali, lasciamo perdere tra le comunità), che possano evitare il raggiungimento della condizione MAM o SAM. (Malnutriti Moderati (Mam) e malnutriti severi (Sam). In genere, i Mam vanno in terapia ambulatoriale e i Sam in ricovero).
In pratica l’indicatore sulla nutrizione a mio avviso suggerisce che il sistema sta rispondendo a una crisi, senza la capacità di prevenirne i danni.
Su alcuni numero del report non mi ritrovo, ma va bene cosi, conoscendo i miei limiti e il limite del sistema. Per es. risulterebbe che a Marsabit il 100% della popolazione che aveva bisogno ha ricevuto “nutrition”. Ma quanta di questa gente di Marsabit che vive a Sololo è stata raggiunta ? A nostro avviso CIPAD non sta dimenticando di raccontare niente, in termini di “non presenza” a Sololo di una “risposta umanitaria minimamente apprezzabile”.
2- Vedere: I bisogni umanitari raggiungeranno livelli record nel 2023.
“… per soddisfare i bisogni umanitari (mondiali) nel 2023, un aumento di oltre 10 miliardi rispetto alle proiezioni di un anno fa. … per la prima volta i paesi donatori hanno donato meno della metà di quanto le Nazioni Unite avevano dichiarato necessario: 25,1 miliardi di dollari, ovvero il 49% dell’obiettivo dell’OCHA. … Dai dati emerge che le crisi umanitarie più “sotto-finanziate” sono state anche le più grandi. …”
3- CIPAD a Sololo
ha interpellato oltre 10 grandi organizzazioni, affinché al più presto possano far arrivare a Sololo una risposta umanitaria efficace.
- Ha chiesto soccorso per acqua e cibo,
- Si è offerto di divenire “strumento” per concretizzare le scelte operative di altri.
ha ricevuto:
- risposte negative
- profondi silenzi
- un ulteriore appoggio solo dai suoi “Amici donatori privati” di sempre
(La situazione nell’area non la stiamo raccontando solo noi)
A CONFRONTO le informazioni raccolte sul campo | |
Danish Refuge Council (DRC) – è operativa in Kenya dal 2005 ed è presente in Mandera, Garissa (Dadaab & Garissa), Turkana (Kakuma, Kalobeyei & Lodwar) e Nairobi – non è presente a Marsabit e a Sololo. | Cultural Information and Pastoralist Development (CIPAD) – è operativo nell’area di Sololo dal 2004 con il suo “Progetto-Sololo” – non è operativo in altri luoghi |
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. Il 94% degli intervistati in tutti i luoghi, ha riferito di non sarà in grado di soddisfare i bisogni primari nei prossimi mesi in arrivo. | Riscontro analogo |
• Il 43 percento ha riferito, basandosi sull’autovalutazione, che uno o più bambini nelle loro famiglie soffriva di Malnutrizione Acuta. | Riscontro analogo nella popolazione non assistita dal Progetto Sololo, ove i beneficiari stanno bene |
• Cibo, acqua e riparo sono stati costantemente citati come priorità, con tutte le altre esigenze classificate molto meno importanti. | Riscontro analogo |
• 18% ha riferito che ci sono nella comunità minori non accompagnati che sono stati separati dalle loro famiglie. La vulnerabilità di questi bambini sta crescendo. | Non sussiste analogo riscontro. Il Progetto Sololo è riuscito a prevenire il fenomeno dell’abbandono minorile |
• Il 32%ha riferito che un membro della famiglia non ha i documenti civili, compresa la carta d’identità o il certificato di nascita. Chi ne è sprovvisto ha una vulnerabilità crescente non potendo accedere all’assistenza delle ONG (riferito dal 26%) e all’istruzione (affermato dall’84% di coloro che non hanno documenti. | Riscontro analogo nella popolazione non assistita dal Progetto Sololo, ove invece ai beneficiari è stata offerta l’assistenza per ottenere il certificato di nascita per l’iscrizione al sistema sanitario nazionale. |
• Aumento dei livelli di violenza di genere e insicurezza generale. Il 71% delle donne intervistate è responsabile presso la propria abitazione della raccolta dell’acqua. L’82% delle donne hanno dichiarato di sentirsi insicure nelle loro comunità per via dei cambiamenti dei comportamenti legati alla siccità, compreso il dover viaggiare in percorsi più lunghi per raggiungere i luoghi di accesso all’acqua. L’85 % delle donne dicevano che non era sicuro andare a bere acqua a causa dei rischi di subire violenze. | Riscontro analogo pur se con minore incidenza … fino ad ora |
• La maggior parte degli intervistati ha riferito che la loro famiglia: – non ha abbastanza acqua per soddisfare i bisogni primari. – 88% ha riferito di non avere abbastanza acqua da bere negli ultimi 30 giorni; – 87% di non avere abbastanza acqua per cucinare; – 15% non abbastanza per il bestiame – 35% non abbastanza per l’igiene. | Riscontro analogo, ma con una situazione in rapida accelerazione e deterioramento verso l’insufficienza di acqua e cibo per la sopravvivenza. |
Questo sito ha raccontato da sempre il “disastro annunciato” … Chi volesse ripercorrere il cammino, suggeriamo di partire da questo articolo: “Tante notizie, belle e meno belle” e seguire poi i links presenti al fondo di ogni successivo articolo.
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Visto quanto è avvenuto fino ad oggi e quanto raccontato qui sopra, non credo sia difficile prevedere quale sarà il futuro della gente che vive a Sololo … E’ probabile che saranno in molti a non vedere l’arrivo delle prossime piogge.
Caro lettore, tira tu le conclusioni e se ritieni di aver già fatto per loro tutto quanto ti era possibile, resta in Pace.
Non colpevolizzarti per l’impotenza ad agire; fatta la tua parte, non ne sei più responsabile tu.
Sappi che anche noi soffriamo davanti a queste immense ingiustizie, specie sapendole contenibili con relativamente poco e che è certo che questo sarebbe possibile farlo a Sololo.
(Grazie per il tempo e per la pazienza che ci hai dedicato leggendoci)