L’episodio esprime come anche per gli animali selvatici sia forte la fame e la disperata ricerca di acqua e cibo.
Un “tasso del miele” ha distrutto un alveare e le colonie di 2 alveari sono migrate altrove
E’ triste riferire che un “tasso del miele” ha invaso l’area delle serre attaccando l’alveare vicino alla latrina e che, dopo aver abbattuto il supporto e il coperchio, ne ha rimosso i telai e rotto, schiacciandoli a terra, i nidi secchi delle api.
I guardiani della notte non si sono accorti dell’accaduto che è stato scoperto dai lavoratori arrivati al mattino.
Le termiti hanno infestato un altro alveare e costretto la colonia di api a migrare.
Dopo aver accuratamente ispezionato le restanti 8 colonie, non si sono rilevati ulteriori danni.
La grave situazione di carestia comporta che non ci sia più foraggio così come il cibo per le api.
Tutti gli alberi sono secchi e senza foglie.
Nelle serre si è cercato sempre di rendere disponibile acqua pulita per le api, affinché potessero bere in un luogo sicuro. Tuttavia gli uccelli, anche loro attratti per bere, hanno disturbato l’ambiente preparato per le api che di conseguenza in buona parte sono migrate altrove.
Si sta valutando se fornire acqua zuccherata in modo da integrare come se fosse cibo. Consulteremo degli esperti in apicoltura.
Temo che con l’aggravarsi della situazione ne vedremo di peggio.
Anche gli esseri umani assistiti dal progetto Sololo potranno stare peggio se dovranno dividere con altri il cibo che ricevono da noi e che non potrà essere sufficiente per tutti.