Due minori (fratello e sorella) che erano stati precedentemente ammessi al Villaggio Obbitu e che furono poi dimessi su insistente richiesta della madre, sono ora ritornati a vivere al Villaggio Obbitu.
Sono scappati dalla casa, ove erano stati portati a Moyale, a causa del duro trattamento subito da parte della madre e dalla sua mancanza di risposte ai loro bisogni primari.
Hanno raccontato la loro storia, e le loro sofferenze, all’ufficiale governativo per la tutela dei minori di Moyale e quindi hanno chiesto di poter essere riportati alla casa dei bambini nel Villaggi Obbitu.
L’ufficiale per la tutela dei minori, dapprima ha informato e richiesto a SND (ONG che opera a Moyale) di fornire il supporto per una sistemazione di alloggio in emergenza. Poi ha chiamato il Presidente di Cipad chiedendo di valutare un possibile nuovo riinserimento dei bambini nel Villaggio Obbitu. Cipad ha fatto presente come la madre in passato abbia ripetutamente violato le regole in vigore; quelle basilari, dettate per realizzare al meglio l’educazione e la formazione dei minori all’Obbitu Village.
La madre è stata così diffidata dall’autorità governativa a non presentarsi più in visita ai bambini.
La ONG di Moyale SND, che combatte il traffico dei minori che avviene attraverso il confine etiope, ha colto l’opportunità per chiedere a Cipad di poter collaborare in futuro con loro. Chiedendo in particolare di poter considerare l’Obbitu Village come il centro di riferimento per l’accoglienza, attraverso il dipartimento governativo dei servizi per l’infanzia, dei minori nei casi di salvataggio.,
Ben tornati a casa !
Il MT del Progetto Sololo ha accettato di far tornare ed accogliere i due fratellini che al momento sono già da quattro giorni al Villaggio Obbitu e sono felici; perfino contenti di aver ripreso la frequenza scolastica.