Chi ce l’ha fatta a salvarsi, ora sta bene e si sente benedetto dalla tanta acqua disponibile.
L’area è diventata molto bella da vedersi; immensi pascoli verdi.
Tutti i bacini di raccolta dell’acqua piovana sono pieni ed anche i canali che la trasportano sono al limite delle loro capacità; alcuni addirittura traboccano dai margini.
Pieni in abbondanza: Sololo Ramata; Sololo Makutano; Dambala Faciana.
Ramole; Madoadhi e di Wayegodha non sono ancora accessibili da Sololo a causa delle inondazioni e dell’acqua che continua ancora a scorrere interrompendo le strade.
E’ confermato che le precipitazioni questa volta sono state veramente troppe; esagerate.
Ovunque ci sono i segni degli allagamenti e c’è tanta disponibilità di erba per il bestiame.
Purtroppo le bestie sono rimaste in poche, a causa della prolungata siccità che ha portato alla loro morte in massa.
La popolazione cerca di compensare alla perdita degli animali piantando nei loro appezzamenti una percentuale maggiore di mais.
Ora sperano pregando ed aspettando che il raccolto sia abbondante e che arrivi come previsto, dopo la fine della stagione delle piogge.
Ben sanno che il mais non potrà sostituire il valore che proviene dall’allevamento del bestiame; tuttavia confidano che possa consentirgli di sopravvivere durante il tempo necessario per la ricostituzione graduale della mandria.
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