Il Kenya ha ricevuto il 58% (a settembre era il 27%) degli aiuti umanitari internazionali stimati e richiesti come necessari. Pensare che anche Sololo abbia ricevuto il 58%, non è assolutamente un paragone vero e risulta perfino ingiusto che lo si creda.
Altre sottocontee hanno ricevuto più cibo di Sololo, sulla base delle statistiche dell’NDMA e del livello di malnutrizione registrati dal ministero della salute a livello sia di contea che nazionale.
Nella sottocontea di Sololo la distribuzione di cibo è avvenuta una sola volta nell’ultimo anno. A gennaio 2023 si è ripetuta ancora una sola volta; ma non tutti i villaggi sono stati coperti.
L’intervento del governo e delle ONG a Sololo, fino ad oggi, è stato scarso; il sostegno alimentare è stato insufficiente, irregolare nella sua composizione e imprevedibile nella distribuzione.
Non c’è stato un approccio coordinato da parte delle parti interessate per condividere l’elenco dei beneficiari in modo da evitare il doppio beneficio alle stesse famiglie.
Globalmente gli aiuti arrivati sono stati estremamente insufficienti rispetto alle effettive necessità e distribuiti in modo approssimativo. Tuttavia, con queste quantità, anche una migliore organizzazione ben poco avrebbe potuto influire per migliorare l’andamento della sofferenza umana e dei decessi.
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