La carestia a Sololo è sempre prevedibile

La carestia a Sololo è sempre prevedibile

La siccità che si protrae da anni nella sub contea di Sololo procura sempre lo stesso genere di danno ed è sempre prevedibile. Ecco perché.

Le stagioni delle piogge sono distanziate tra loro di sei mesi.

Le grandi piogge sono a marzo/aprile e le piccole piogge ad ottobre.

Se ad ottobre non piove, a dicembre finisce la produzione del latte e a gennaio/febbraio si assiste alla moria del bestiame e con essa inizia la fame e tra le categorie umane più fragili le morti hanno una brusca impennata che si protrae fino all’arrivo delle successive piogge di aprile.

Fa seguito l’allagamento per via del terreno arido che non è pronto ad assorbirle;

le capanne di legno e fango si sciolgono.

Ai sopravvissuti spetta l’onere di ricominciare con il pochissimo rimasto.

Nel passato tutto avveniva con minor violenza e gli episodi erano tra loro distanziati di circa 12 anni. Questo lasciava a molti lo spazio per la sopravvivenza. Dall’anno 2000 fino all’anno 2018 circa, gli intervalli tra i periodi di siccità si sono gradualmente ridotti fino alla durata di circa 6 anni. Dall’anno 2018 ad oggi potremmo dire che si è persa ogni regolarità stagionale.

Le piogge non si presentano o sono estremamente scarse da non consentire le scorte per poter arrivare alla stagione successiva. Inoltre, quando piove, piove a macchia di leopardo; ossia non viene bagnata l’intera area, così anche i bacini artificiali, o non vengono colpiti o lo sono solo poco così che prosciugano prima che possa cessare il bisogno, creando spostamenti della popolazione ad effetto domino e dando così il via alla sequenza descritta.

I cambiamenti climatici sembrano non modificare ciò che accade periodicamente da sempre; ma questi fatti ora avvengono con una maggiore intensità e con una netta riduzione degli intervalli che li separano.

-Il Corno d’Africa è una vastissima area, impossibile anche per le grandi organizzazioni umanitarie poterla raggiungere capillarmente con gli aiuti;

-le grandi organizzazioni umanitarie operano dove vi è la maggiore concentrazione di popolazione bisognosa.

-CIPAD opera in un luogo con scarsa concentrazione di popolazione.

– È una piccolissima organizzazione locale di Sololo

– I suoi risultati ventennali sono la migliore garanzia che può offrire.

– Dispone di limitatissime risorse economiche.

– Trova enormi difficoltà nella raccolta fondi, che risente negativamente anche delle grandi campagne di Marketing dalle grandi organizzazioni condotte con disponibilità e risorse significative. L’”effetto collaterale” negativo, poi risulta ancor maggiore quando la campagna utilizza le difficoltà della popolazione di Sololo per una raccolta fondi che va di fatto ad aiutare altre popolazioni, pur se ugualmente bisognose.