Sololo ringrazia !!!
Grazie a tutti voi che siete qui questa sera; grazie alla generosità degli artisti del coro femminile Futura che si sono resi disponibili; grazie alla sensibilità di don Marco verso gli ultimi che non perde occasione di sostenere e che dimostra di fare così anche questa sera ospitandoci qui. Grazie a tutti, veramente tutti.
Vi rubo pochi minuti. A prima vista il Progetto Sololo può sembrare un progetto come tanti altri poiché non è facilmente intuitivo comprenderne l’importanza oggettiva che ha e il suo obbiettivo, ossia ciò che è e che si prefigge di ottenere. Il “come” faccia a farlo sarebbe troppo lungo raccontarlo ora, resto comunque a disposizione di chiunque desideri approfondire.
Punto -1- Quale è l’importanza di questo progetto ? la si coglie conoscendo il contesto dove si realizza e i risultati che si ottengono in rapporto ai bisogni che ci sono in quel contesto. (svizzera/etiopia – 1000 vaccinazioni …)
– Sololo è localizzato nel Corno d’Africa; nord Kenya sul confine con l’Etiopia e non lontano da quello con la Somalia. Sono zone desertiche aride e semiaride. Si vive di pastorizia semi-nomadica. Il problema principale è la mancanza di acqua. L’83% della popolazione è “povera”, ossia dispone di meno di un dollaro al giorno.
– Il progetto è meno di una goccia nell’oceano; infatti: sono circa 300 i minori in circa 100 famiglie per un totale di circa 1.000 beneficiari diretti, contro un fa bisogno stimato di 4.500 minori che sono in “povertà assoluta”
Punto -2- cosa si prefigge di ottenere il Progetto Sololo ? dal 2004 si occupa di favorire l’affrancamento dalla “povertà estrema” aiutando la persona ad acquisire lo stato consolidato di “povero”. In altre parole il progetto “genera poveri”. Cosa vuol dire?
Il “povero”, secondo la definizione internazionale, è chi dispone di meno di un dollaro al giorno, il che consente un minimo vitale di acqua, cibo, rifugio casa, sanità. In questa condizione si vive, male, ma si vive. Il “povero estremo” (povertà assoluta) è colui che neppure è certo di poter disporre sempre di questo minimo; fa fatica a sopravvivere; ossia di fronte ad una difficoltà importante non è certo di riuscire a superarla.
I “poveri assoluti” di Sololo vivono in mezzo al deserto tra gente che per l’83% è povera, ossia non ha risorse per aiutare altri oltre se stessi. I “poveri assoluti” di Sololo non hanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Portare un “povero assoluto” allo stato di “povero”, equivale a ridurre in modo significativo le sue alte probabilità di morire. Dunque: generando poveri si salvano vite. Questo è il vero obbiettivo del Progetto Sololo.
Ultima considerazione: è difficile ipotizzare come un progetto finalizzato a generare “poveri” nel contesto di Sololo, possa strutturare un efficace autofinanziamento da potersi sostenere da solo. A finanziarlo devono e dovranno pensarci tutti coloro che ritengono che ogni Essere Umano sia un Valore Assoluto da tutelare inquanto tale.
In conclusione, ognuno faccia la propria parte. Tenete presente che 252 euro consentono a Sololo il mantenimento di una persona per un intero anno. Un Sostegno a Distanza a Sololo (SaD) può essere attivato a favore sia di un minore come di uno studente e anche di un anziano. Chi lo attiva di certo non diventa povero, forse solo un pochino meno ricco.
Da boomer nato nella prima metà del secolo scorso, ho sempre il timore che un progetto come questo nel mondo di oggi sia destinato a restare piccolo, incompreso ed emarginato; tuttavia la vostra presenza qui questa sera mi rincuora poiché prova proprio il contrario e mostra come il desiderio di combattere la povertà sia di tanti e, pensandoci bene, conviene a tutti il farlo.
Stare con gli ultimi conviene sempre poiché saranno i primi.