Questo è il bacino di raccolta dell’acqua piovana di Ramata ed è prosciugato. Di norma rifornisce acqua ad oltre all’80% della popolazione di Sololo.
Questo è l’ultimo fango; l’ultima terra umida rimasti
La gente scava la terra umida poco in profondità fino a raggiungere l’acqua e spreme il fango per estrarne l’acqua.
pannelli solari utilizzati per pompare l’acqua nelle cisterne posizionate sulla collina da dove per gravità l’acqua viene poi distribuita nei punti acqua presenti a Sololo
L’ultima acqua rimasta è talmente poca che non si riesce più a pescarla per pomparla sulla collina
Il cammion cisterna porta l’acqua da pozzi permanenti lontani da Sololo e l’acqua viene pompata sulla collina per la distribuzione in città grazie ai pannelli solari
serbatoi con rubinetti di distribuzione per uso domestico
i Bodaboda (moto-taxi) hanno sostituito gli asini per il trasporto e la vendita dell’acqua in Sololo
le famiglie per sopravvivere necessitano in media di 80 litri di acqua al giorno
Per riempire un contenitore giallo (jerkens) da 20 litri occorrono Khs 30/= quindi sono 4 jerkens che costano ad una famiglia 120 Kenya scellini al giorno, che equivalgono a circa 1 euro al giorno.
le famiglie in povertà assoluta che il Progetto Sololo sta supportando, e molte altre come loro, dispongono neppure di questa somma di denaro
Le persone trascorrono ore ed ore in coda per poi tornare a casa con i 20 litri di una sola jerken
le ore passate alla fonte d’acqua tolgono la possibilità di eseguire le quotidiane attività in particolare la ricerca e la preparazione del cibo.
Cibo divenuto caro, difficile da reperire ed ancor più da guadagnare per assenza di lavoro.
I bambini quindi non trovano da mangiare ne a casa ne a scuola; che anche per questa ragione viene abbandonata.
l’unico abbeveratoio esistente, è destinato ad essere usato solo dalle mucche e dai cammelli
l’abbeverata delle capre e delle pecore avviene con bacinelle riempite con secchi a causa della mancanza di abbeveratoio per capre e pecore
Vicino a Sololo l’unico pozzo ancora produttivo è quello di Ramole, ma è stressato dall’uso intensivo che va oltre al limite delle sue potenzialità Tuttavia è indispensabile per fornire l’acqua sia per l’uso umano di sopravvivenza che per il bestiame, dal latte del quale dipende la vita dei bambini più piccoli.
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