2010: entrano i primi bambini ad abitare il Villaggio Obbitu
2022: gli ultimi due di quel gruppo, lasciano il Villaggio Obbitu
2010 – 2022
2010 – 2022
F.A. e G.G. hanno completato la classe 8.
Stanno lasciando il villaggio Obbitu, dopo aver dato l’esame KCPE, per passare, a maggio, alla scuola secondaria.
Questi due ragazzi arrivarono al Villaggio Obbitu nel 2010 con il primo gruppo dei bambini che inaugurarono la vita al villaggio; ora sono gli ultimi di quel gruppo a lasciarlo.
E’ consolatorio riassaporare il passato che riaffiora nel guardare le foto della loro crescita.
Ad entrambi è stato donato un nuovo materasso per prolungare un pò del loro comfort anche a casa.
Li salutiamo con un pizzico di sana malinconia e di nostalgia; quelle che si provano sempre all’inizio di una nuova tappa importante della vita. Viviamo questi momenti con la naturale apprensione di chi, volendogli bene, teme per le incognite del loro futuro.
Non è certo un addio; ma un arrivederci …
Sanno che, in qualsiasi momento nel futuro della loro vita, noi e voi sostenitori, saremo sempre disinteressati ad aspettarli per condividere: il bello e il brutto; le gioie e i dolori; TUTTO … Sanno che potranno sempre contare su di noi. Sono, e lo saranno per sempre, una piccola parte di noi, e da noi avranno sempre tutto ciò che potremo dargli.
Potrei anche sbagliarmi nel disegnare i loro profili; ma un dato è certo: siete voi che ci avete "Aiutati ad Aiutarli ad Aiutarsi" - GRAZIE -
Profilo di F.A.
quando è arrivato aveva circa 3 anni; oggi ne ha 15 di anni ed è un bel ragazzo, molto intelligente e intraprendente; sente forte il dover dimostrare a se stesso e agli altri le proprie capacità.
Ha uno sguardo profondo che lo fa apparire sempre pensoso e riflessivo; ma lo stesso sguardo sembra essere velato da una sfumatura di tristezza. Sicuramente è un ragazzo molto sensibile che si protegge con l’allegria e la disponibilità agli altri.
Bisognoso, come tutti, di affetti sinceri, le sue doti lo possono rendere vulnerabile in un mondo troppo competitivo.
I suoi primi due anni di vita sono stati particolarmente difficili, per sua madre che letteralmente si è tolta il pane di bocca per nutrirlo più che ha potuto.
Nel Villaggio Obbitu si è imposto immediatamente per la sua grande simpatia così che tutti gli hanno riconosciuto spontaneamente il titolo di “capo del villaggio”.
Fin dai primi periodi avvertiva nel sangue la musica, cosicché ogni momento era quello giusto per danzare al ritmo di musiche che solo lui avvertiva nel vento.
Con la scuola era partito bene, specie per le materie sociali. Probabilmente la scuola non ha saputo coinvolgerlo; avrebbe sicuramente potuto rendere di più. Gli operatori di CIPAD lo hanno stimolato e cercato di appoggiarlo di più con il doposcuola. Comunque ha frequentato la scuola lontana a circa 2 km, recandocisi a piedi e rientrando al villaggio per pranzo; ossia: percorreva non meno di 8 km ogni giorno, il che non è poco per un bambino.
Gli è sempre piaciuto moltissimo giocare sia a scuola che a casa.
Intraprendente, durante le vacanze quando era grandicello, si è anche organizzato a vendere benzina in bottiglie lungo la strada principale che è da sempre molto frequentata dalle moto.
Ora, ha terminato il ciclo della scuola primaria e dovrà scegliere quale indirizzo intraprendere nel ciclo della scuola secondaria.
Personalmente io lo vedrei bene nel proseguire gli studi letterali; ma non sarebbe male anche se frequentasse la scuola tecnica per formarsi come artigiano per un lavoro dove lui possa esprimere il suo estro fantasioso e la sua vivace intelligenza.
Se la vita affettiva non lo deluderà, il successo nella vita lo sta aspettando. Acquisirà sempre più fiducia in se stesso nella misura che dai risultati del suo agire sperimenterà che le sue capacità sono ben più grandi di quanto lui stesso creda di avere.
Profilo di G.G.
Anche lui aveva circa 3 anni di età quando è arrivato nel Villaggio Obbitu. Anche lui era nel gruppo dei primi bambini che venivano ad abitarlo. Era già in buona forma: a 6 anni pesava 21 Kg; per arrivare oggi ad essere un ragazzone robusto che, alto 178 cm, pesa 64,5 Kg.
Il suo cibo preferito erano i ciapati. Giocare a pallone era la sua passione e si divertiva con il salto della corda.
Il suo sogno era quello di diventare un pilota di aereoplani.
A scuola è andato benino fino a quando ha dovuto ripetere la 3 classe. La bocciatura è servita a spronarlo e da quel momento è sempre stato tra i primi della classe.
Ama moltissimo gli animali domestici e sa instaurare un rapporto particolare con le mucche.
E’ molto premuroso e responsabile, sia nel villaggio che a casa durante le vacanze scolastiche. Partecipa attivamente alle varie attività ed è bravo perfino nel mantenere l’ordine e la pulizia.
Ha terminato il ciclo della scuola primaria ed ora dovrà scegliere quale indirizzo intraprendere nel ciclo della scuola secondaria.
Personalmente io lo vedo bene sia negli studi classici che in quelli scientifici.
Tuttavia se vorrà intraprendere la vita dell’allevatore, saprà certo farlo, alla luce degli studi fatti, in modo innovativo e di successo.
Il successo della sua vita potrebbe arrivare anche se scegliesse di realizzare il suo vecchio sogno di diventare pilota di aerei.
A mio parere ha tutte le capacità per affrontare ogni possibilità e dunque noi dovremo fare di tutto per sostenerlo nel realizzare i propri sogni.
Nel Villaggio Obbitu tutti i posti lasciati liberi, dai bambini del primo gruppo arrivati nel 2010, sono stati occupati da altri minori particolarmente vulnerabili.
A tutti i minori, quando vivono nel Villaggio Obbitu, da sempre viene data la costante attenzione per la cura e la protezione che meritano.
Così quando i loro oggetti invecchiano e si strappano, diventa necessario sostituirli.
In questa occasione anche ad H.S. è stato consegnato un nuovo materasso.
"Il Progetto-Sololo continua".
Puoi sostenerlo ? Cosa aspetti a farlo ?
Hai dubbi ? Contattaci !
Chi è venuto a Sololo, di certo li ricorda questi due …
Certo che li ricordo bene quei due…
E come dimenticarli?!
Ohhh mamma mia che emozione, i miei piccoli sono diventati uomini!! Mamma mia sono commossa, sembra ieri. Sono grata di aver vissuto l’ingresso di questi bimbi all’Obbitu, è per me una grande gioia vederli così cresciuti…. Grazie Pino per averci mandato questa mail, bellissima emozione mamma mia son commossa.
Che forza. Il loro sorriso non è cambiato! Grazie per averci dato questa possibilità.
ecc. ecc-