Ti rispondo volentieri …

Caro amico, ti rispondo volentieri.

A proposito della mia frase “…sono molto gradite anche preghierine (siamo convinti che Lui ascolta anche chi non crede che Lui esista) GRAZIE “, mi chiedi come faccia io ad avere la certezza che Lui ci sia. La certezza, ovviamente non ce l’ho. Tuttavia ho l’altissima probabilità che mi porta alla convinzione che la mia scelta sia corretta: Lui c’è.

Sono tra coloro che hanno vissuto una, o più, esperienze personali che hanno obbligato a riflettere.

Intendo dire che se ti raccontano una storia, tu sarai sempre libero di credere o non credere, sia alla storia che a chi te la racconta. Ma se sei tu a vivere quella storia, non puoi più crederla o non crederla vera, ti rimane solo di accettare o rifiutare ciò che quella storia ti sta raccontando.

Io potrei raccontarti una di queste storie vissute in prima persona, ma poco cambierebbe per te che devi rimanere libero di credermi o non credermi. Dunque te la risparmio. Resto sempre disposto a raccontartela nel caso fossi curioso di conoscerla.

Ti lascio un ragionamento che a me sembra banale. Io credo che l’importante sia cercare con onestà la Verità, poi sarà Lei a manifestarsi o no. Non-incontraLa lascierà comunque il dubbio se sia vero che Lei non c’è oppure se è Lei che non desidera manifestarsi.

Per quanto ci riguarda, a noi basta cercarLa, la Verità, in modo costante sapendo che la certezza assoluta non potremo mai averla in entrambe le scelte. Se non ci restasse sempre un minimo di dubbio, a prescindere dal tipo di scelta che facciamo, la nostra non sarebbe più una scelta ma saremmo obbligati a credere, quindi non ne avremmo responsabilità individuale a riguardo delle conseguenze.

Per ciò, io credo che la fede sia la stessa sia in chi crede in Dio, come in chi crede in un Dio che non esiste (ateo). Quello che non comprendo è la posizione di chi durante la costante ricerca della Verità, non attua la scelta (agnostico). Occorre sempre aver fatto una scelta, magari cambiandola ogni secondo, per coerenza a ciò che cambia durante la ricerca.

In altre parole, è come se dovessi scegliere se prendere o non prendere il prossimo treno che sta per arrivare; il decidere di non scegliere equivale in pratica ad aver scelto di non prendere quel treno, perché comunque lui passa a prescindere dalla nostra scelta.

Poche idee ma ben confuse ? Un analgesico per il mal di testa ? Non volermene, te lo sei cercato con la tua domanda. Un fraterno abbraccio, ciao.